Capitolo IV: L'Arcifantasma delle cattedrali
“Miserabili! - gridai. - Smettetela di fingere! Confesso tutto! Togliete lì, quelle assi! E' lì sotto! E' il suo terribile cuore che batte!”
(Edgar Allan Poe, Il cuore rivelatore)
Gwen girò la maniglia ed aprì la porta.
Un tanfo insopportabile invase le sue narici, quasi causandole vomito.
Entrò e realizzò in alcuni istanti il terrificante spettacolo che si mostrò ai suoi occhi.
Sangue ovunque, sui vetri, sulle tende, sui mobili, sul letto e a terra sul pavimento.
E poi la zia.
O almeno ciò che restava di lei.
Incastrata nel baldacchino del suo letto, orribilmente scuoiata, senza più la pelle, con le carni e le vene di fuori.
Ed il volto orrendamente sfigurato come chi ha subito un'atrocità senza fine.