Il pranzo proseguì, fino a giungere al termine.
Rainneg disse che doveva andare via, poiché dimorava presso una dama e non voleva assentarsi oltre.
Tutti ci alzammo e mentre lui si allontanava, qualcosa gli cadde dalla tasca.
Era un ciondolo, che conteneva il ritratto di una giovane donna e... e mi lasciò senza fiato.
Come poteva essere?
Come poteva essere quella donna identica a me?
Furono tante le domande che si affollarono nella mia mente in pochissimi secondi, ma non seppi dare a nessuna di esse una risposta.
Incontrai per un attimo il suo sguardo, ma poi lo distolsi.
"Scusate..." mormorai, per poi lasciare la sala e vagare per il palazzo.
Da una parte mi spiegavo il perché dei suoi comportamenti, il suoi sguardi insistenti, quell'anello, ma dall'altra ricominciavo a non capire.
Non capire perché avesse un simile ritratto, chi fosse quella donna, tutte domande a cui non ero sicuro di voler rispondere.
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
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