Mi incamminai alla ricerca di Guisgard, in quel palazzo così immenso in cui avrei dovuto iniziare ad orientarmi presto.
Alla fine trovai una porta aperta che dava su uno studio elegante e raffinato.
Come una bambina in un negozio di giochi, restai col fiato sospeso ad osservare quelle armi appese.
Tu hai un problema grave ragazza mia...
Scossi la testa e continuai a guardarmi intorno, quando il mio sguardo vide una rosa di metallo sotto una campana di vetro.
Che meraviglia era mia quella?
Avevo indugiato abbastanza, pensai, così portai la mano sulla porta aperta, e dando un paio di colpi leggeri ma chiari, bussai.
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