La sala era gremita e si respirava l'impazienza dei presenti.
Vivian aveva eseguito il suo incarico in modo minuzioso e tutto sembrava procedere bene.
Gaynor era tra gli spettatori, così come Dacey e Ottan, seduti però fra i giornalisti.
Ad un tratto la porta si aprì e lo sguardo di tutti i presenti si voltarono, come se quello fosse un segnale, un segno, atteso da chissà quanto.
Apparve allora una nobile figura, dai lineamenti gradevoli, i capelli scuri e mossi, lo sguardo vispo, azzurro e luminoso.
Era vestito con eleganza, indossando un abito a metà tra l'uniforme militare con cui gli aristocratici si mostravano in pubblico e l'abito civile di rappresentanza, come i facoltosi mercanti ed industriali.
La grazia e lo stile conferivano ancor più al suo aspetto quel certo splendore che solo la giovinezza e la nobiltà sapevano donare.
Il giovane uomo salutò i presenti con un lieve inchino del capo, per poi raggiungere il suo posto, da dove avrebbe tenuto la sua conferenza.
“Salute a tutti voi.” Disse sorridendo Guisgard. “Sono lieto di vedervi numerosi. Peccato non siate tutti qui per comprare.” Suscitando le risa divertite di molti.
E nel vederlo, Dacey lo riconobbe.
Era infatti il tipo irriverente ed indiscreto conosciuto la sera della festa.
Era lui il capo della Taddeus.