Tutto si era placato, a mano a mano anche il battito del mio cuore tornò normale, anche se arricchito da una nuova e incredibile sensazione a cui non sapevo dare un nome.
Una volta rimesse le scarpe, mi avvicinai ad un tavolo ancora imbandito, e mi versai da bere dell'ottimo spumante.
Mi si avvicinò Ernot, e decisi che era il momento di dire la verità.
"Perché non lo sapevo..." Risposi, con un leggero sospiro per poi portare il bicchiere alle labbra e svuotarlo piano, assaporandone intensamente il sapore, beandomi della sensazione frizzantina che mi dava, mentre lo sentivo entrare in circolo.
"O meglio, lo sospettavo..." Sospirando nuovamente "Non vi ho detto tutto riguardo alla mia ricerca, perché ecco.. Temevo di essere presa per pazza.." Voltandosi verso Ernot.
"Io so a chi appartiene Damasgrada.." Portando la mano all'elsa "A me.. Di questo sono sicura, non so come spiegarlo, ma è così..." Sorridendo piano, un sorriso malinconico e misteriosa.
"Il problema è che non ho idea di chi io sia..." Confessai infine "Per quanto assurdo possa sembrare, mi sono svegliata un paio di giorni fa su una spiaggia poco lontano da qui... Tutto ciò che avevo era lei... E diciamo che il modo in cui mi sono accorta che non solo era mia ma che la sapevo anche usare.. Beh, non è stato molto legale, erano due brutti ceffi che pensavano fosse il loro giorno fortunato..." Alzando le spalle "una ragazza sola, con ciò che rimane di un vestito addosso... Insomma hanno avuto una pessima idea..." Dissi solo, con noncuranza.
"Vivian non è il mio nome.." ammisi infine "Ma non ho idea di quale sia.... non so più nulla.." abbassando lo sguardo.
"L'unico indizio che ho è lei.." sfiorando dolcemente l'elsa della spada con la mano sinistra "E ora so per certo..." guardandomi attorno "Che non ce l'avevo per bellezza... è come se il mio corpo non avesse dimenticato, ma la mia mente sì.." versandomi nuovamente da bere.
"Ora sapete tutta la verità, spero capirete perché in un primo momento non ho detto nulla.." con un sorriso di scuse.
|