Una dama non riusciva a stare zitta, e continuava ad aizzare i lestofanti.
Alzai gli occhi al cielo.
A rimetterci fu un ragazzo che provò a difenderla, beccandosi un pugnale nella spalla.
A quel punto persino Ernot intervenì, rischiando di finire male.
"No!" urlai, senza accorgermene, portando via Ernot.
Ma in quel momento accadde qualcosa.
Le luci iniziarono a spegnersi e una musica si diffuse tutto intono a noi.
Sembrava un flauto, ma non ero sicura che lo fosse.
Perchè, ti intendi di musica adesso?
In quel momento, silenziosa e leggera, ne approfittai per estrarre la spada e nasconderla dietro di me.
Forse era il momento della resa dei conti, e qualcosa dentro di me bramava di poterlo assaporare fino in fondo.
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