Vivian aiutò Ernot ad alzarsi, mentre tutti furono presi da grande spavento.
“Ascoltate...” disse uno di quegli artisti mascherati ai presenti “... nessuno qui vuol farvi del male, a meno che non siate voi a costringerci...”
Cosa volete?” Gridò uno degli invitati.
Ma fu zittito con un calcio in bocca, che lo fece sanguinare e sputare qualche dente.
“Non siamo assassini...” sempre l'attore mascherato “... siamo qui per riprenderci ciò che è nostro... anzi, ciò che è vostro... le opere d'arte rubate al popolo e custodite nella cappella di questo palazzo... le prenderemo e porteremo via... e chi si opporrà verrà ucciso senza pietà.”
Tutti gli invitati erano tenuti lì con la forza.
Anche Altea.
Pure Marwel che in tutto quel drammatico trambusto si era ritrovata accanto a quel misterioso ragazzo.
“State calma...” le sussurrò fissandola con i suoi occhi scuri “... state calma e vedrete che non accadrà nulla di male...”
Dacey e Ottan si trovavano contro le pareti, con gente spaventata che si spintonava ovunque.
E quel giovane uomo dall'aria impertinente e gli occhi azzurri non si vedeva più, probabilmente mischiatosi alla ressa generale.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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