Vivian, nel suo meraviglioso abito di candore e cristalli, lasciò l'albergo e si diresse verso il Palazzo dei Gigli.
La sera era ormai giunta ed un caldo tramonto salutava il giorno morente.
Le strade della capitale si perdevano così in un vago e romantico imbrunire, fatto di un gioco di chiaroscuro che rendeva tutto quasi fiabesco.
La ragazza raggiunse infine il palazzo, già pronto ad accogliere l'attesa inaugurazione.
Lampade di vari colori erano state appese lungo i cancelli, tra i rami degli alberi nel giardino e per tutta la lunghezza del viale fino al portone.
Molti invitanti era già arrivati e ovunque i custodi circondavano l'ingresso, il cortile e l'androne oltre il portone.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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