Mi illuminai nel vederlo, e quell'immagine riempì il vuoto che si era creato dentro di me.
Corsi da lui, lasciandomi cadere al suo fianco.
Lo sapevo, lo sapevo che l'avrei trovato...
Sorridevo e restavo lì, ad osservarlo dormire.
Quanto era bello con quell'espressione serena dipinta sul viso.
Provai l'irrefrenabile desiderio di stringerlo a me, ma non volevo turbare la sua quiete.
Allungai una mano per accarezzarlo, ma mi accorsi di avere ancora le mani, gli abiti, i capelli e il viso sporchi di terra.
Così, decisi di approfittarmi di quel sonno così beato.
Immersi dapprima le mani nell'acqua fredda, e sorrisi nel vedere che quell'acqua lavava via la terra.
Mi chiesi se si sarebbe portata con sé anche le mie lacrime.
Così mi tolsi l'abito, e mi tuffai nel lagno.
Pochi istanti, quel tanto che bastava per togliere la terra e le lacrime.
Poi uscii e indossai la sottoveste bianca, che fortunatamente non era sporca.
Allora mi stesi accanto a lui, restando un altro lungo istante a guardarlo dormire, per poi iniziare ad accarezzarlo piano, dolcemente.
Finché non decisi di posargli un lieve bacio, questa volta però sulle labbra.
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