“Sei troppo sospettosa...” disse Icarius, prendendo poi uno dei pugnali di Clio.
I due lasciarono la camera e raggiunsero il pianterreno, dove non c'era nessuno.
“Usciamo...” Icarius.
E uscirono nella brughiera.
Era una notte profonda e buia, umida e silenziosa, cupa ed inquietante.
La fitta vegetazione si stagliava in una bassa penombra che ne rifletteva i tratti, resi grotteschi dalla semioscurità, lungo il pallore del cielo muto e stellato.
Icarius fece segno a Clio di avanzare e cercare la bambina, che però sembrava svanita nel nulla.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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