Discussione: Le Florealiche
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Vecchio 06-06-2016, 16.05.59   #3955
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Non risposi alla guardia ed entrai nella cella, cercando Icarius in quella penombra.
Per fortuna stavolta non avevo detto nulla, pensai, accorgendomi che stava ancora dormendo.
A quella vista mi si allargò il cuore, e con lui il sorriso.
Ero davvero perduta!
Così mi sedetti accanto a lui, osservandolo con un sorriso dolce.
Restai così, immobile, per lunghi istanti, ad osservarlo dormire.
Sembrava così sereno quel sonno, così innocente.
"Ti porterò via di qui.." Sussurrai pianissimo per poi sfiorarlo piano, con mano tremante.
Quasi temevo di svegliarlo, temevo quegli occhi freddi e indifferenti.
Sarei potuta restare lì una vita intera.
Strano modo di accorgersi di amare, quello.
Avevo davvero bisogno di abbattere le barriere che mi imprigionavano, di ricordarmi che ero una donna.
Quel bacio era stato liberatorio, quesi fosse riuscito a raggiungere la parte più profonda del mio essere per ricordarmi che, per quanto cercassi di ignorarlo c'era altro oltre al dovere.
Forse quell'assurda storia mi aveva fatto bene, dopotutto.
Anche se sapevo che il difficile arrivava ora.
Un Taddeo... Ti sei innamorata di un Taddeo!
Sospirai.
E non di un Taddeo qualunque, ma di Guisgard, per la miseria!
Risi appena al ricordo dei nostri battibecchi da bambini, e di quanto non lo sopportassi.
Poi sorrisi, dolcemente.
La verità era che l'avrei amato comunque, anche se fosse stato solo un semplice ragazzo della brughiera, come lui credeva.
Aveva ragione, io e lui contro il mondo.
E per un momento pregai fosse così, avrei rinunciato volentieri al mio titolo e al mio status piuttosto che essere condannata a non poter essere amata.
Ma purtroppo sapevo che non era così, che era lui e che avrei dovuto liberarlo e proteggerlo, per quanto me l'avrebbe permesso.
E poi cosa mi faceva pensare che lui mi volesse?
Dopotutto non aveva certo dato segnali di apprezzamento, anzi.
Abbassai lo sguardo al ricordo di quanto fosse stato freddo poche ore prima.
Eppure arrivata a quel punto non mi importava.
L'avrei amato in silenzio, se necessario, l'avrei amato nell'ombra.
Continuavo ad osservarlo mentre quei pensieri mi scombussolavano la mente, cercando di imprimere nella mia memoria ogni tratto del suo viso, ogni lineamento, ogni dettaglio, il ritmo del suo respiro.
Non mi ero mai soffermata ad osservarlo dormire, e non mi era mai parso così bello, con quell'espressione serena dipinta sul viso.
Iniziai ad accarezzarlo piano, dolcemente, passando le dita tra i suoi capelli, sfiorando i lineamenti del suo viso.
La mia mano leggera, a volte titubante, e il mio sguardo dolce che la seguiva.
Finchè poi non mi chinai su di lui, posandogli un lieve bacio sulla guancia, che mi provocò un lungo brivido.


Ultima modifica di Clio : 06-06-2016 alle ore 16.18.45.
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