Gaynor, simile alla Venere di Milo, era stesa sul letto, con i seni scoperti e l'abito lacerato fino ai fianchi, col pirata che le stava sopra, tenendola ferma e con il viso sul petto.
La sua bocca e la sua lingua erano suoi seni, baciandoli, assaporandoli e succhiandoli con desiderio.
La donna era immobilizzata, in suo potere.
Avrebbe potuto farle qualunque cosa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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