Le labbra di Clio, leggere, calde, umide, si schiudevano per accogliere quelle di Guisgard, avvolgendole, mentre lui cercava ed assaporava la sua bocca, così ardente ed accogliente.
Labbra che sfuggivano, che si bramavano, rincorrendosi, trovandosi ed unendosi ogni volta, per poi ricominciare da capo.
Ricominciare quel gioco così bello, passionale, sensuale.
E lo snello corpo della ragazza, così abituato alla fiera battaglia ed all'orgogliosa lotta, ora invece docile si abbandonava fra le braccia del Taddeo che, intrecciando le mani con quelle di lei, lo teneva stretto a sé, contro il suo petto robusto.
Un abbraccio virile, sicuro, appassionato, il solo forse al mondo in grado di domare lo spirito libero e battagliero di Clio.
Il solo forse in grado di farla sentire finalmente donna.
Una donna unica e speciale.
E restarono stretti l'una all'altro, in un intreccio di baci, di mani, di abbracci, di giochi, guidati ed ammaliati dall'ardente desiderio di essere entrambi lì in quel momento e in nessun altro posto al mondo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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