Quel sospiro, e le sue ultime parole che avevo volutamente ignorato.
C'era qualcosa di profondamente strano e contraddittorio in tutto quello.
L'Amore.
L'Amore era qualcosa di estremamente complicato per un Taddeo, qualcosa di pericoloso, di tragico.
Lui ne parlava come se niente fosse, invece.
Possibile che parlasse di me? Non che io sapessi riconoscere l'amore, ovviamente, ma mi sembrava innaturale.
Diamine mi aveva visto da mezza giornata.
I casi erano due.
O non crede alla maledizione.
"Tutti i Taddei credono alla maledizione, ragazza mia...".
Le parole di Anione mi tornarono in mente.
Oppure... sì, quell'ipotesi che non osai esprimere aveva molto più senso.
Poi quelle parole che mi spiazzarono di nuovo.
Non potevo dire che non sapesse sorprendermi, questo poco ma sicuro.
Gli sorrisi.
In realtà mi dispiaceva essere così dura con lui, ma ora ero io ad avere paura.
Una paura senza nome, e dovevo difendermi come meglio potevo.
"Sì, certo..." sorrisi, prendendo la mano che mi porgeva.
"Non sono un granché come ballerina, ti avverto.." mormorai, arrossendo appena.
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