Tintus sorrise ed annuì ad Altea.
La fece poi sedere su una bassa colonna di gesso, adornando la sua figura con fogli di alloro e di platano.
Aprì appena la finestra, giocando così con il chiaroscuro che delicato si posava sul volto e sul corpo della nobile dama.
Scoprì poi la sua gamba dalla leggera tunica, adagiando sul suo piede un delicato loto.
“Meravigliosa...” disse, per poi cominciare a dipingere.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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