“Ragazza, bada...” disse Affon a Clio, ma colui che chiamavano Guisgard lo fermò con un cenno della mano.
“Tanto bella, quanto coraggiosa...” disse alla ragazza “... ahimè, lo ammetto... non so come, ma non mi ricordo affatto di voi... eppure è uno scempio, lo so, dimenticare una ragazza bella come voi...” sorrise “... ma visto vi proclamate così fedele e devota al mio casato, mi sento in dovere di rivelarvi tutto... fui allontanato da Capomazda quando ero ancora piccolissimo, per volontà di mio zio, lord Anione... dunque rammento poco o nulla della mia infanzia... questi uomini che ora vedete mi sono stati vicino, educandomi e proteggendomi, affinchè io possa un giorno riprendermi ciò che è mio.”
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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