La carrozza si fermò davanti a quella grande casa, con gli uomini al suo interno che subito scesero, per poi fare cenno ad Icarius e a Clio di seguirli.
“Andiamo...” disse lui a lei.
Così i due scesero e presero a seguire quegli uomini.
Era buio e l'aria più che fresca della notte avvolgeva ogni cosa.
La vetta della montagna non era molto distante e dalla chiesa che sorgeva in cima si poteva vedere una luce.
“Che chiesa è quella?” Chiese Icarius.
“Di San Michele Arcangelo.” Rispose l'uomo.
“San Michele?” Ripetè lui “... ma... siamo sul Monte Sacro all'Arcangelo?”
“Come fai a saperlo?” Fissandolo Affon, che si era messo in testa al gruppo.
“Non lo so...” mormorò Icarius “... forse avrò udito qualche bardo da piccolo...”
“Si...” annuì Affon “... ed avrai sentito narrare di Ardea de'Taddei... ecco perchè lo sai... su, presto, entriamo.”
Ed entrarono in quella grande casa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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