Scendemmo dalla carrozza e mi guardai attorno.
Era una città con case ammassate, non ci ero mai stata prima, ma in effetti non era molto grande.
Stringevo la mano di Icarius nella mia, anche se in realtà quel contatto mi dava una sensazione strana, nuova, diversa.
Paura.
Non avevo mai temuto la morte, anche se avevo sempre fatto di tutto per evitala.
Ora mi accorgevo di temere quanto ci avrebbe aspettato.
Forse perché non era la morte gloriosa che avevo sognato da ragazza, sotto le mura di Miral o al posto del mio signore, con i vessilli che svettano al cielo.
No, era una morte stupida quella che poteva attendermi dietro quella porta.
Attenderci.
Questo faceva tremare.
Forse era il mio fallimento, il mio compito era proteggerlo.
O forse, più semplicemente, avevo qualcosa da perdere.
Mi limitai a sorridere piano, alzando gli occhi su di lui quando ci dissero che eravamo arrivati.
Qualunque cosa ci aspettasse l'avremmo affrontata.
Insieme.
|