Restai per un lungo istante ad osservare i suoi occhi nei miei.
Poi sorrisi.
"Sarebbe bello..." sussurrai piano, accomodandogli dolcemente una ciocca ribelle che gli era scesa sul viso, come in una delicata carezza "Io e te da soli contro il mondo..." sorrisi "Finirai per non sopportarmi più.." cercando di alleggerire la tensione che sentivo.
Poi però non ci riuscii e sospirai.
"Ma non possiamo..." con un sorriso malinconico "Non possiamo semplicemente scappare...." per un momento ebbi il grande desiderio di chiamarlo col suo vero nome, ma mi trattenni, mi resi conto di non averglielo nemmeno mai rivelato, sperando che i ricordi tornassero.
E nel palazzo ci avevo sperato, anche se forse era più difficile del previsto.
Ma avevo bisogno che sapesse per certo chi era, perché potesse comprendere il mio discorso.
"Non possiamo semplicemente scappare, Icarius.. un nobile non è libero di fare ciò che vuole..." ripetei, senza staccare gli occhi dai suoi "Abbiamo delle responsabilità, io ho delle responsabilità... verso questa terra che mi ha accolto, verso il popolo di Capomazda, verso il mio signore Anione a cui ho giurato fedeltà..." restai per un altro istante, quasi infinito, con gli occhi nei suoi "Lo avevi già visto, non è vero?" osai chiedere, infine "Ti prego, dimmi la verità..".
Avevo un disperato bisogno di speranza in quella notte scura.
|