Ehiss guardò l'albero indicato da Dacey e si avvicinarono.
“E' lo stesso albero visto al nostro arrivo...” disse lui fissando la corteccia incisa “... non più sessantadue, ma sessantatré ora... qualcuno ha corretto, ma non vi sono tracce di aggiunte o di correzioni... come se la parola sessantadue fosse svanita... assurdo...” inquieto “... venite, proseguiamo a piedi...” dando la mano alla ragazza e con l'altra libera tirando il destriero per le redini.
E presero ad inoltrarsi nel bosco, mentre il cielo grigio e sinistro ricopriva ogni cosa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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