La voce cessò e Gwen vide il libro sfogliarsi ancora, senza che nessuno, neanche il vento, lo sfiorasse.
 Allora la pagina che uscì, quasi fosse un mazzo di carte, recava questa scritta:
 
 
“Pozione per avvelenamento.
Una mandragora raccolta all'alba, resina di acero, petalo di crisantemo e muschio selvatico.
Bollire e cuocere il tutto in acqua putrida con poche gocce di sangue di pipistrello ancora caldo.”
