Un rischio calcolato.
L'adrenalina che avevo in corpo era talmente tanta da non farmi sentire il dolore.
Vidi solo la spada cadere a terra.
Damasgrada!
Senti il ticchettio del metallo sul pavimento, e la voce di Icarius.
Mi voltai verso di lui, perché vedesse il mio sguardo, perché capisse che stavo bene. Gli sorrisi, annuendo piano.
Non aspettai neanche un istante e mi chinai, prendendo la spada con la sinistra.
Non gli avrei consegnato la mia spada neanche morta.
Poi una voce zittì tutti.
Forse un ufficiale con un po' di cervello?
Ne dubitavo parecchio, in realtà.
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