Dacey uscì e si sedette su un muretto di cinta, con Sheylon che oziava sornione ai suoi piedi.
Non era una giornata primaverile, in quanto il cielo appariva grigio e cupo.
L'aria però era gradevole e starsene lì tranquilla rilassò non poco la giovane zingara.
Sheylon si appisolò quasi subito, grazie anche al torpore che sembrava velare quell'angolo di brughiera.
Dopo un po' dalla dimora uscì Ehiss, che prese a passeggiare pensieroso nello spiazzo tra l'androne ed il cancello d'ingresso.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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