Quell'uomo doveva essere un demonio, un ossesso, una furia.
Questo pensava Gaynor durante quel lungo e profondo amplesso, con i loro corpi caldi che rotolavano bagnati e sporchi di sabbia tra la spuma delle onde.
In quello scenario incontaminato e primordiale, lontano dal resto del mondo, la regina divenne simile all'ultima delle serve alla mercé del vigore del suo padrone, gemendo e gridando senza freni.
I loro corpi erano tesi, le loro mani intrecciate.
Fu una lotta, una danza, un rincorrersi, un perdersi e un ritrovarsi.
Pelle contro pelle, bocca su bocca, così vibravano l'una tra le braccia dell'altro.
La nobile regina si abbandonò ai sensi ed all'istinto, ritrovandosi ad essere assoggettata ad ogni desiderio e richiesta del suo energico amante.
Scese nelle più profonde voragini del sesso, per risalire poi sulle vette più alte del piacere e della passione.
Più e più volte.
A lungo.
Assaporando e consumando ogni goccia della foga, della passione e della forza del suo bellissimo ed audace pirata.
Ed infine, stremati ed appagati, caddero addormentati su quel letto di sabbia ed acqua salata.
Ignorando ancora di essere osservati.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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