Icarius ascoltò Clio e sospirò, fino poi a sbuffare.
Si voltò e guardò di nuovo la torre, che incredibilmente sembrava solo un vecchissimo rudere abbandonato nella brughiera.
Il ragazzo allora si avvicinò a quello che un tempo doveva essere stato l'ingresso ed entrò.
“Sembra disabitata da anni...” disse guardandosi intorno “... neanche il segno del fumo è rimasto...” toccando le murature consumate.
Ad un tratto notò qualcosa tra l'erba.
“Una moneta...” raccogliendola “... un mezzo Taddeo...” mostrandolo poi a Clio “... è però diverso da quelli che si vedono in giro...”
La ragazza allora notò che sopra vi era impresso un volto.
E non era quello del duca Anione, come cioè si poteva vedere sulle monete correnti.