Alzai gli occhi al cielo.
Pure questo ci voleva, adesso..
Chiusi gli occhi e feci un profondo respiro.
"È con te che deve parlare, non con me.." dissi ad Icarius, prendendo le sua mani nella mie "Nel segreto del confessionale..".
I miei occhi azzurri scrutavano i suoi.
"Va', ti prego.." lo pregai, stringendo le sue mani "E se dopo aver parlato con lui non vorrai seguirmi, ti prometto che scomparirò, che non mi vedrai mai più.." con la voce che cominciava a tremare.
Esitai "Ma ci sarò, sempre, se avrai bisogno di me, se sarai in pericolo... puoi non credermi, puoi prendermi per pazza.." senza sapere perché sentivo le lacrime affiorare.
"Dopotutto l'hai sempre fatto.. mi chiamavi pazza quand'eravamo bambini.." con un sorriso amaro.
"Però sappi che qualunque cosa accada, io sarò pronta a proteggerti.. dal re della brughiera, da un marito geloso, da qualunque minaccia tu corra..." restai per un momento con gli occhi nei suoi, con gli occhi lucidi, cercando di rendere la voce meno tremante.
Staccai le mani dalle sue solo per togliermi una catenina da sotto la divisa, aveva impresso il lupo e la vipera, simbolo del casato. Nessuno sapeva che la portavo. Gliela misi tra le mani.
"Ti farà arrivare a me.." spiegai, per poi chinare il capo.
"Ora va'.." indicandogli con lo sguardo don Nicola "Ti prego.." mormorai nuovamente.
E pregai che il religioso comprendesse la situazione e riuscisse a spiegargli la verità.
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