Gwen notò che Rovolin seguiva con attenzione il monologo surreale di Velvot, mentre Reddas fissava il mago in modo enigmatico.
“Per questo faremo di più...” disse Velvot “... qualcosa di speciale... di magico... perchè magia chiama magia... incanto chiama incanto... come nacque la maledizione?”
E dietro di lui sbucarono dalle tende Go e Runka.
“Io sono Ardeliano!” Esclamò Go. “Signore di Capomazda e Sygma per Grazia Divina!”
“Ed io sono Gaya...” fece Runka “... la sua infelice moglie...”
Allora Go scappò via e Runka si accasciò in lacrime.
Tornò in scena di nuovo Go, vestito stavolta come una vecchia.
“Allora che tu sia maledetto, Ardeliano!” Esclamò. “Tu e tutti i tuoi discendenti! Mai più potrete amare!” E fischiò.
Giunse così Nyccio vestito come un buffo cane.
“Va, fedele molosso!” Disse Go. “Va e punisci chi non ha saputo amare!”