Alzai gli occhi al cielo.
Ci mancava solo quello adesso, e io non avevo certo tempo da perdere.
Scossi piano la testa, prendendo un profondo respiro.
Perdonatemi, mio signore...
Alzando gli occhi al cielo.
Ma tu guarda cosa mi tocca fare
Con un passo deciso colmai la distanza che c'era tra di noi, arrivando alle sue spalle, mentre con il braccio sinistro immobilizzavo il suo braccio, col destro afferravo la sua gola, per poi congiungere le mani in una morsa serrata e letale attorno alla sua gola.
Con uno strattone secco, mentre andavo indietro con le gambe, lo portai a terra.
"Sentì bello..." Mormorai, spazientita ad un orecchio.
"Sono il capo di tutte le guardie ducali, credi davvero di avere una possibilità? Potrei ucciderti qui e adesso, senza dover rendere conto a nessuno.. Quindi vedi di starmi a sentire... O tu adesso fai il bravo, la smetti di fare i capricci e fai quello che ti dico, oppure stringo ancora un po', tu svieni e ti porto in giro come un sacco di patate... A me non cambia niente, anzi, almeno non dovrò sentirti lamentare..." Presi un profondo respiro.
"Quindi per l'ultima volta, a chi tu riferivi? Prima, sull'albero, quando hai visto le mie armi?" Spazientita.
"Hai due alternative, rispondere... O dormire.." Secca.
Tutto mi sarei aspettata meno di dover strangolare il nipote del duca.
Non che la cosa mi dispiacesse, ma se non collaborava avrebbe complicato ulteriormente le cose, e con la guerra alle porte, la crisi dinastica, non era il massimo.
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