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			Velvot si staccò appena dalle labbra di Gwen per poi sorridere.Allora cominciò a far scivolare le sue mani agili ed abili lungo il vestito della ragazza, iniziando così a sbottonarlo.
 Lui era pratico di giochi di mano, come ogni degno prestigiatore.
 Sapeva muovere le dita sinuose e snelle con delicatezza e sicurezza per nascondere agli occhi della gente i suoi trucchi da illusionista.
 Quelle mani allora presero sempre più confidenza col vestito di Gwen, aprendolo e sfilandone via le parti dal corpo morbido della giovane.
 Un gioco nel gioco che procurò intensi e profondi brividi sulla pelle di lei.
 Pelle sempre più calda, ardente.
 Bastavano i leggeri tocchi di quelle mani esperte per far ribollire il sangue della ragazza.
 Carezze argute, audaci che sfilavano via l'abito e sapevano sfiorare nei punti giusti il corpo di Gwen.
 Ed ogni tocco era un momento di estasi per lei.
 Con quelle dita che esploravano e scoprivano cose nuove, dove la ragazza era più sensibile ed indifesa.
 Dove poteva solo abbandonarsi e far suo quel piacere.
 Piacere sempre più intenso.
 Mentre le ultima parti di quel vestito scendevano lente e scoprendo le meravigliose grazie di lei.
 
				__________________AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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