La mia voce.
Quella voce che lui non capiva, quell'accento che trovava buffo, e che in tutti quegli anni a Capomazda non avevo perso.
Era tutto ciò che mi restava della mia terra, della terra di mio padre.
Ma era naturale che non la ricordasse.
Così decisi di rispondere candidamente, come quel giorno lontano.
"Sono Clio.." Guardando dal basso quella sagoma.
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