Quel ricordo.
Scossi la testa quando mi resi conto che mi aveva portato un sorriso.
Quanto mi faceva imbestialire quel bambino, pensai ridendo appena.
E un po' ero contenta di rivederlo, di poterlo guardare in faccia e dirgli che si sbagliava, che avevo fatto bene a combattere con le spade di legno, che suo zio aveva creduto in me, e che ora vestivo con onore quella divisa.
Già, sarebbe stata una bella soddisfazione, anche se avrei dovuto essere deferente e rispettosa verso il nipote del mio signore.
Dunque non potevo prendermi troppe soddisfazioni e rispondergli male come facevo da ragazzina.
Così, come condotta da quel ricordo, continuai a seguire le note dell'ocarina.
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