“Vostra maestà è troppo buona...” disse sorridendo il pirata e mostrando un lieve inchino col capo.
Si inginocchiò davanti a Gaynor e prese a sfiorarle i sandali dorati, per poi accarezzare le dita dei piedi.
“I piedi sono morbidi, piccoli, perfetti...” scoprendo piano le caviglie fino ai ginocchi “... e conferiscono a sua altezza un andamento fiero, da matrona romana...” con le dita che scoprendo le gambe toccavano piano la pelle “... le gambe invece sono ben fatte, bianche come il latte...” salendo con le mani fra le cosce, fino a scoprire tutto.
Si avvicinò, mettendosi tra le gambe appena divaricate di lei, con le mani sulle leggere spalline che fece poi scivolare giù, fino a liberare i seni.
“Seni giunonici, altezza...” mormorò fissandola negli occhi “... da dea...”