Seguii quel suono, così melodioso e assurdo.
Eppure tutto in quella storia sembrava esserlo, l'uomo nel cimitero, la bestia, la maledizione stessa.
E ora quella bambina.
Una bambina che con mio sommo stupore vidi essere reale.
O forse non era che uno spettro nella notte ma era lì, davanti a me, china a raccogliere fiori.
Il Lagno intorno a noi si stagliava col suo primordiale splendore, mentre le stelle si riflettevano sulle acque intense e stanti, producendo affascinanti giochi di luce.
Osservai per un istante quello spettacolo, perché poi la bambina distolse la mia attenzione.
Eppure aveva smesso di cantare, come se avesse sentito il mio arrivo.
Cosa che non era poi tanto assurda considerando il dolce silenzio della notte.
Adesso la cosa mi incuriosiva, mi incuriosiva sempre più.
Cosa ci faceva lì una bambina?
Chi diavolo poteva essere?
"Perdonami, non volevo interrompere il tuo canto.." dissi allora, dolcemente.
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