Clio, per quanto quella situazione appariva come minimo improbabile, cominciò a seguire quella giovane voce che cantava.
Si trattava di una semplice e ripetitiva nenia.
Alla fine il biondo capitano, in sella al suo Ercole, arrivò sulla sponda del Lagno.
Le tenebre regnavano sovrane, tra quello spazio sconfinato, la cupa vegetazione e le stelle che brillavano mute e lontane nel cielo.
Il gorgoglio delle acque sembravano il solo suono capace di intaccare il sinistro silenzio che dominava su quello scenario misterioso e primordiale.
Infatti la bambina aveva smesso di cantare appena Clio era giunta presso il Lagno.
Era china sull'erba a raccogliere fiori.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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