La notte era tranquilla, e osservavo serena il panorama intorno a me.
Non mi dispiaceva quella solitudine, visti gli ultimi avvenimenti nel palazzo era quasi liberatorio poter stare all'interno della natura incontaminata della brughiera.
Ma poi udii qualcosa.
Dell'acqua, e immaginai dover essere arrivata nelle vicinanze del Lagno.
Il Lagno, quante leggende avevo sentito su di lui.
Ma c'era dell'altro, mi resi conto tendendo l'orecchio.
Un suono.
O meglio, un canto.
Il canto di una bambina.
Possibile?
Una bambina che canta tranquilla sulle rive del Lagno nel cuore della notte?
Mi sembrava pressoché impossibile.
Eppure il suono era libero nella mia mente.
Così, incuriosita, decisi di avvicinarmi e seguire quel suono.
Tanto dall'esorcista avrei dovuto presentarmi la mattina, non certo nel cuore della notte.
Quindi in fin dei conti avevo tempo per vagare di notte nella brughiera.
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