Il viaggio di ritorno in caserma fu costellato da pensieri più disparati.
Fu talmente breve in realtà che non ebbi il tempo di metterli in ordine, di dar loro un senso.
La caserma era così confortevole e rassicurante, che mi rilassai immediatamente.
Trovai Elas pronto in attesa di ordini e gli sorrisi.
"Vieni nel mio studio.." facendogli segno con la mano di seguirmi, per poi indicargli la comoda sedia su cui poteva accomodarsi.
"Ascolta, ho un po' di compiti da assegnarti..." dissi al ragazzo, con tranquillità.
"Mi fido di te, e so che saprai gestire tutto alla perfezione con gli altri ufficiali.. stanotte partirò per una missione segretissima, che non posso affidare a nessuno, e che non voglio rivelare nemmeno a voi per non mettervi in pericolo... se Rovolin farà domande riporterai esattamente queste parole, e la responsabilità me la prenderò io al mio ritorno... se avrò successo, forse riusciremo a contrastare Cimas..." lasciai questa mezza verità non tanto per Elas, che non discuteva mai gli ordini, ma per non insospettire Reddas e Rovolin.
"Quindi voglio che prenda in mano le redini mentre sarò via, sei il migliore oltre che il più fidato e farai un ottimo lavoro.. ad ogni modo non credo di star via molto.." pensando a tutte le cose che dovevo sistemare.
"Quello che voi potete fare da qui è cercare di capire chi sono i nuovi alleati di Cimas, potrebbe essere una setta, una confraternita, cose così.... Manda Sullor e Anty ad analizzare i corpi, e dì loro di cercare qualunque indizio, firma, simbolo.. insomma qualunque cosa possa darci un'idea di cosa cercare..." sempre assorta nei miei pensieri.
"Basta, dovrebbe essere tutto..." assentii, cercando di ricordare se mi fosse sfuggito qualcosa.
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