Pepino si voltò verso l'uomo a cavallo che si avvicinava, per poi annuire.
“Magari è un suo messaggero...” disse l'ometto a Dacey “... chi può dirlo...”
Il cavaliere allora si accorse del calesse e lo raggiunse.
“Salute a voi.” Sorridendo appena a Pepino ed alla zingara.
“Siete forse voi il cavaliere che attendiamo?” Chiese l'ometto.
“Forse avrei dovuto gridare viva il duca, immagino.” Divertito l'uomo a cavallo. “E voi siete il mio Cicerone?”
“Oh, bastava solo annunciarvi, messere.” Ridendo Pepino. “Si, sono colui che è venuto ad accogliervi. Mi chiamo Pepino.” Togliendosi il cappello in segno di saluto, per poi rimetterselo in testa.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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