Era una follia, probabilmente, una pura follia.
Chi diavolo poteva esserci in giro nel palazzo a quell'ora?
Poteva essere una minaccia, un nemico, una spia.
Così senza pensarci due volte rientrai, e lasciai cadere a terra vestaglia e camicia, per indossare un semplice abito nero sotto il mantello.
Attraverso un passaggio nel muro mi ritrovai nel cortile in pochissimi istanti.
Allora, silenziosa come un'ombra mi trovai a seguire quella figura che la notte aveva inghiottito.
Ma almeno avevo visto la direzione che aveva preso.
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