Dacey prese lo scialle e lasciò la bottega dello zio.
Sebbene il giorno era stato mite, la sera aveva visto calare aria più fresca e diverse case in città lasciavano uscire fumo e fuliggine dai loro comignoli.
La giovane zingara camminava per le strade della capitale, quando ormai la gente cominciava a ritirarsi nelle proprie dimore.
E passando davanti ad una locanda, quasi per caso, udì due uomini parlottare.
“Brutta storia non avere un duca...” disse uno dei due.
“Già, soprattutto se i pretendenti non trovano il modo di far valere i propri diritti o pretese...” fece l'altro.
“Nessuno è come il vecchio Anione...” mormorò il primo “... né suo nipote Rovolin, né tanto meno ser Cimas... anzi, il vecchio duca lo avrebbe ucciso con le sue stesse mani se ne avesse avuto la possibilità...”
“Ma purtroppo quella dannata maledizione si è portato via anche lui...” il secondo.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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