“Come preferite, damigella.” Disse Rovolin a Gwen. “Ma è inutile dirvi che questo palazzo è sempre aperto per voi. Adesso e soprattutto se un giorno io sarò duca.”
“Cosa che noi tutti ci auguriamo caldamente, milord.” Fece Pietro.
“Augurarsi una cosa non basta per farla avverare, messere.” Replicò Rovolin. “Ma confido che mi aiuterete nel voler dare a Capomazda un nuovo signore.”
“Naturalmente, milord.” Annuì Avevola.
Poco dopo la cena terminò.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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