Discussione: Le Florealiche
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Vecchio 25-03-2016, 18.09.15   #53
Guisgard
Cavaliere della Tavola Rotonda
 
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Cavaliere della tavola rotonda
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Residenza: Dalla terra più nobile che sorge sotto il cielo
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Guisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare beneGuisgard di lui non si fa che parlare bene
La bottega era variegata da ogni sorta di oggetto, dai più strani, curiosi ed assurdi monili, accessori, utensili e strumenti che nessuno si sarebbe mai immaginato di trovare lì.
In quel luogo facevano bella mostra materiali dei più disparati.
Esotici, raffinati, persino pregiati e naturalmente anche fasulli.
E tutto era stato disposto ad arte per affascinare, incuriosire, stupire chiunque vi entrava anche solo per dare un'occhiata.
Una piccola finestra era poi lasciata sempre socchiusa, in modo che uno spiffero di vento facesse tintinnare i pendagli di un singolare lampadario di paste vitree colorate, i cui bagliori e tintinnii davano un'atmosfera particolare alla bottega.
Per i romantici poteva essere incantata, come un sogno, per i più sensibili quasi ipnotica e per i più suscettibili addirittura mistica.
Lo zio di Dacey era un uomo alto e robusto, dagli occhi magnetici e penetranti, i modi affabili ed un curioso accento straniero che conferiva alla sua voce una sorta di esotica cadenza in grado di dare un suono particolare, mutevole e sfuggevole alle sue parole.
E forse era proprio questo odore di magia che attirava molti dei loro clienti.
“Oggi è Venerdì Santo” disse a sua nipote sempre seduta al suo folcloristico tavolo divinatorio “e sembra che la gente preferisca restarsene a casa per cucinare pesce e recitare le Preghiere di Penitenza... mi sa che non si batterà chiodo...” scuotendo la testa.
Ma proprio in quel momento la porta della bottega si aprì facendo suonare il sonaglino appeso.
Ed entrò un uomo incappucciato.
“Benvenuto, signore, nella nostra bottega delle meraviglie.” Fece lo zio di Dacey col suo solito accento pieno di aspettative.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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