Discussione: Le Florealiche
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Vecchio 24-03-2016, 02.20.39   #7
Clio
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Clio sarà presto famosoClio sarà presto famoso
Che strana notte questa.
Una notte colma di misteri, di sospiri nascosti dietro una finestra illuminata, una notte di pace, una notte d'attesa, una notte indecifrabile.
Non sarebbe toccato a me il giro di ronda, questa sera.
Eppure in una notte come questa sentivo il bisogno di guardare il mondo dall'alto, la brughiera e le colline avevano un'aria rassicurante viste da lassù, come se il solo poterle abbracciare con lo sguardo potesse bastare a proteggerle.
Nemmeno sentivo la pioggia scorrere leggera e impertinente sulla mia pelle, come una gelida ed umida carezza.
Sentivo il vento, quello sì, sfiorare le mie gambe lasciate libere dalla corta gonna delle divisa verdeaurea, valido compromesso tra il desiderio di femminilità e la necessità di una tenuta pratica per il combattimento.
Sento il freddo dei pugnali sulle cosce, quasi che le le gocce di pioggia fossero le loro lacrime, ad ogni passo sempre più invadenti.
Fortunatamente gli alti stivali reggono bene la pioggia di primavera, e il cappuccio del mantello calato sul viso cela bene i miei capelli, proteggendoli dall'umidità, dunque non ho di che preoccuparmi.
No, non è certo la pioggia a preoccuparmi in questa notte, sembrava dire il mio sguardo perso nella brughiera, uno sguardo indagatore, vigile, attento.
Restai immobile per un lungo istante, fissando un punto indefinito nella brughiera.
Un lungo istante in cui mille pensieri attraversarono la mia mente.
Poi un sospiro.
Non potevo passare tutta la serata sulle mura.
Così, a malincuore per quella solitudine perduta rientrai, lasciando ricadere all'indietro il cappuccio.
Subito mi accolse il tepore del camino acceso, anche in quell'ala del palazzo, spesso lontana da sfarzi e luccichii.
Eppure a volte mi sentivo più a casa lì che al mio palazzo.
Un giovane snello, dai riccioli scuri e lo sguardo pulito mi attendeva.
Lanciai un'ultimo sguardo alla notte sparita dietro la finestra sbarrata, e tornai a concentrarmi sul presente.
"Novità, Elas?" chiesi al ragazzo, con un leggero sorriso.

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