Assistetti attonita e immobile a quanto accadeva.
Ecco il miracolo che avevo invocato.
Ascoltai il Cavaliere Burbero, quasi incredula, sorridendo sempre di più, trattenendo il fiato.
Era più di quanto osassi sperare.
Sgranai gli occhi a quella vista.
Allora i miei sospetti erano fondati, era davvero Sua Signoria, conoscevo molto bene il suo viso, come quello degli altri nobili dei regni vicini, dato la mia educazione aristocratica.
Chinai il capo in segno di rispetto, e nel farlo nascosi una risata rendendomi conto che il mio bellissimo vestito bianco era sporco di sangue.
Non riuscivo a crederci, ora tutto sarebbe stato più semplice.
Sospirai di sollievo e sorrisi, incrociando lo sguardo azzurro di Guisgard accanto a me.
Ora dovevamo pensare a guarire la sua ferita.
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