Guisgard guardò Altea e poi Clio.
“Moriremo comunque, ma almeno arrendendoci avremo una possibilità...” disse il cavaliere alle due dame “... gettiamo le armi, guadagneremo tempo...” ansimò.
I soldati aspettavano solo un cenno dal loro capitano per trafiggerli tutti.
Poi quel bacio di Clio a Guisgard, nel bel mezzo della lotta.
Un bacio d'amore, dal profumo di vita in una situazione così intrisa di morte.
Intanto sul palco d'onore Jean stava strozzando Dacey.
La principessa cercò di convincere il cortigiano a lasciarla andare, ma l'uomo sembrava in preda ad istinto rabbioso fuori da ogni controllo.
“Mi hai reso lo zimbello della corte...” disse Jean stringendo il collo di Dacey “... hai prestato soccorso a quel cane traditore... ti ucciderò e riscatterò il mio nome...”
E più stringeva, più gli occhi della ragazza diventavano grandi e vuoti.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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