Gurran prese Gwen per mano e la condusse al centro del suo giardino, così intriso di mille profumi e screziato da infiniti colori.
Era un trionfo di eriche, viole, margherite, orchidee e rose.
E poi di ciclamini, papaveri e crisantemi.
Lui prese i semi portati dalla ragazza e li seminò ai piedi di un folto e verde cespuglio, dove una zolla di terra era racchiusa da alcuni mattoncini bianchi.
“Ora il momento che preferisco...” disse lui “... restare qui ad aspettare che sboccino e che fioriscono...” riprendendo la mano di Gwen nella sua.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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