Io e Solo rimanemmo tra la folla ad osservare il duello, quindi quel Cavaliere con lo stemma della Pantera e l' armatura scintillante era sir Guisguard forse, ma non ne ero certa...il Cavaliere Esule.
Furono momenti concitati, tremai quando il Cavaliere fu disarcionato ma imbattibile fu nella lotta con la sua ascia e il Maresciallo Fagan crollò a terra, privo di vita.
In quel momento esultai di gioia ma io avevo un conto in sospeso..quando ero nella casa di Didas pensai se fosse meglio morire per Onore o Amore, non vi era differenza..e dovevo tenere fede alla mia promessa ovvero vendicare i miei genitori, il sopruso verso Tomas e fare in modo che Lui riprendesse le sue Terre.
"Solo" guardando il brigante "se dovesse succedermi qualcosa sappi che ti ringrazio per la fiducia concessami, ma io ora devo approffittare di questa situazione e tenere fede alla mia promessa..non chiedemi il perchè" e lo abbracciai.
Mi feci largo tra la folla e mi misi in bella vista , di fronte a me vi era il maresciallo a terra e il misterioso cavaliere. I miei occhi si soffermarono su quest' ultimo e lo guardai intensamente e poi il mio sguardo sfuggì da lui..dentro me sentivo era proprio Guisgard...sfuggii come quando lo osservavo nelle sue Terre o al suo passaggio sorridevo imbarazzata, come quando lo vidi trionfante a quel torneo per poi essere reguardita da mia madre e mi rivolsi verso il barone Ferico e la gente.
"Se mi è concesso" con aria di sfida verso il barone "a mio parere dovreste arrendervi ser Ferico...il vero vincitore è questo Cavaliere, esiliato dal vostro dispotismo e da quello del vostro maresciallo qui morto..senza il vostro braccio destro non siete più nulla, semmai lo siete stato" con sorriso ironico. "Avete governato solo grazie alla prepotenza operata da Fagan e i suoi soldati. Il vero padrone di queste terre è ser Guisgard e io ho promesso di vendicare la morte dei miei genitori, perpetrata dal vostro odio verso i fedeli e servitori dei Capomazdesi e di ser Guisgard. Avete fatto prigioniero mio fratello Tomas solo perchè reo di aver preso della selvaggina dalle vostre Terre perchè state facendo patire la fame nera e state indebitando la povera gente di Monsperon e del bosco di Clantes. Potete mettermi alla forca, se volete, ma non mi piegherò mai a Voi" e guardai la povera gente e la folla.."Avanti..ribelliamoci..volete tutti combattere in silenzio o volere la libertà? E sappiate, a dir di qualcuno, che il barone e il maresciallo per governare hanno fatto uso di arti oscure e magiche, forze malvagie..chiedo, gentilmente, l' intervento del Vescovo e che Sua Grazia possa appurare questo sia vero o sia frutto di una mente contorta..d' altronde si sa il barone non abbia mai visto di buon occhio i chierici..questo è quanto".
Mi voltai un' ultima volta verso il Cavaliere, gli feci un inchino e rimasi ferma e risoluta senza più dire null' altro...ora avrebbero parlato gli eventi e chi doveva avere giustizia. I miei conti erano regolati, non mi importava di morire..Altea che, sempre, amava in silenzio e lottava in silenzio verso le ingiustizie ora si era rivelata prendendo quel coraggio che non credeva di avere e il mio pensiero andò a Lord Carlon..lui sarebbe stato fiero di me..solo che i miei desideri non si erano avverati e non si sarebbero mai avverati ma mi aveva reso una donna forte e coraggiosa, capace di privarsi della sua vita per Onore ed Amore.
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"Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte". E.A.Poe
"Ci sono andata apposta nel bosco. Volevo incontrare il lupo per dirgli di stare attento agli esseri umani"...cit.
"I am mine" - Eddie Vedder (Pearl Jam)
"La mia Anima selvaggia, buia e raminga vola tra Antico e Moderno..tra Buio e Luce...pregando sulla Sacra Tomba immolo la mia vita a questo Angelo freddo aspettando la tua Redenzione come Immortale Cavaliere." Altea
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