Galoppammo insieme verso Monsperson, mentre il mio cuore era più sereno.
Volevo credere disperatamente alle sue parole, dovevo crederci o non avrei sopportato tutto quello.
Quando Monsperson si mostra a noi, mi baciò di nuovo strappandomi un sorriso.
Poi quelle parole.
Scossi la testa.
"Alla buon'ora.. cominciavo a pensare che non ti interessasse.." con un sorrisetto divertito.
E ora? Che nome gli dirai?
"Clio..." sorrisi "Mi chiamo Clio, ora.. ma.." esitai "Il mio nome, il mio vero nome era Lilian, Lilian de Lorendal.. anche se tutti mi chiamavano Lila.." sorrisi "Ora lo sai, mi raccomando abbine cura.." facendogli l'occhiolino per poi dirigere Ercole verso il castello.
Elas e Anty non sarebbero stati zitti, questo era sicuro, e mi aspettava nel migliore dei casi un terzo grado goliardico dai miei.
Ma ero certa che avrebbero capito.
Ad ogni modo non avevo tempo da perdere, dovevo tornare al torneo il prima possibile, non potevo perdermi neanche un istante.
Non sapevo cosa avrei detto al barone, ma ero certa che non avrei combattuto contro Guisgard, dunque dopo il torneo me ne sarei andata, dovevo solo capire se i Montanari mi avrebbero seguito o meno.
La regola nel nostro mestiere era non avere niente da perdere, e io ora avevo tutto.
Giunta in camera mia, mi lavai in fretta, anche se mi dispiaceva levarmi di dosso il profumo del bosco, ma dovevo essere presentabile.
Misi l'altro abito che avevo fatto fare, bianco con bordature d'oro.
L'ampia scollatura incorniciata da ricami dorati, le maniche e la gonna leggerissimi veli in chiffon, la sottogonna in seta, il corpetto ricamato abilmente.
Mi dava un'aria eterea, preziosa.
Mi armai come meglio potevo, e sorrisi nel rendermi conto di non avere più il pugnale.
Sorrisi, acconciai i capelli e uscii diretta al torneo.