Mi svegliai di colpo.
Stavo per inveire contro Josephine, dovevo cercare Gurran e non potevo stare a letto.
Poi, mi accorsi di qualcosa.
La mia stanza.
Com'era possibile? E la caviglia era sana, nessun segno della tagliola.
Non poteva essere stato tutto un sogno... Non poteva... Tutto ciò che c'era stato con Gurren... Non poteva non essere reale...
Dopo almeno un quarto d'ora in cui ero stata immobile a fissare il muro di fronte al mio letto, pensai che l'ultima volta che ero stata a casa era stato prima dell'appuntamento con Emon... Che fosse davvero quel giorno?
Non restava che scoprirlo.
Così mi vestii e andai in erboristeria, ancora pesantemente sconvolta e sotto shock, in attesa che si facesse l'ora dell'appuntamento.
Mentre ero lì, seduta al bancone, pensavo a tutto quello che credevo fosse reale, la nostra storia, il nostro Amore, tutti quei momenti passato insieme, il ritratto chemi aveva fatto, tutto svanito...
Come potevo accettare che tutto questo non esistesse?
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"La passione tinge dei propri colori tutto ciò che tocca"
BALTASAR GRACIÁN
"Sappi che la Luna è il messaggero degli astri. Essa infatti trasmette le loro virtù da un corpo celeste all'altro"
ABU MASAR, "Libri mysteriorum"
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