Il suo sguardo su di me.
Mi stava guardando davvero.
Quante volte avevo creduto mi attraversasse, senza accorgersi di me.
Senza volerlo mi illuminai.
Poi la sua mano lasciò i miei polsi, e non feci nemmeno in tempo a chiedermi perché.
La sentii scivolare lungo la scollatura, abbassando lo sguardo per seguire i suoi movimenti.
Sorrisi appena, trattenendo il fiato.
Quel contatto mi fece tremare, ed ardere, nessuno aveva mai sfiorato il mio seno prima, a nessun altro l'avrei mai concesso.
Mi chiesi se non sentisse la mia pelle scottare, dato che mi sembrava di andare a fuoco.
"Allora che hai intenzione di fare?" con uno sguardo intenso e la voce calda.
C'erano molti modi, dopotutto, in cui poteva uccidermi.
Quell'agonia era eccitante e terribile al tempo stesso, sapevo che mi si sarebbe rivoltata contro, ma sapevo anche che non potevo farne a meno.
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