Fu un lungo mattino di passione, di giochi, di audaci carezze e lunghi, languidi sospiri.
Il letto era caldo dei loro corpi, le lenzuola intrise del loro profumo.
Il padrone prese più e più volte Gwen, conducendola dove lei non era mai giunta.
In un mondo di abbandono, di estasi, di trionfo dei sensi e di piacere assoluto.
Più e più volte lui arrivò a possedere la giovane, che in balia del vigore di quell'uomo, di cui neanche conosceva il nome, raggiunse un trasporto ed un appagamento fino ad allora sconosciuti.
Tanto si amarono.
A lungo, per poi ricominciare ogni volta, fino a cadere entrambi stremati, sudati ed ansimanti.
Ed allora fu dolce addormentarsi, soddisfatti, l'una fra le braccia dell'altro.
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AMICO TI SARO' E SOLO QUELLO... E' UN SACRO PATTO DA FRATELLO A FRATELLO
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